Serena.
Nomen omen.
Un’esplosione di allegria contagiosa, di voglia di fare, di andare avanti sempre a testa alta.
Tenacia, determinazione, sorriso, orgoglio.
A quel raduno di Coquinaria, quando si offrì di tenere a bada i bimbi facendo preparare loro la pizza, le ho chiesto dove riuscisse a trovare tutta quella energia.
Il suo Jacopo, “coredemammasua”, al centro del suo cuore e della sua vita…di certo era lui le dava energia da vendere.
L’ho tartassata di telefonate, quando ho preparato il buffet per la Comunione di Chicca, e lei non si è mai stancata di darmi consigli, dritte e anche materiali.
La sua passione per la vela, mal concepita da una che soffre di mal di mare, l’ha portata a solcare le onde e godere del vento teso.
Ma, Serena, come diamine facevi????
Dopo tre interminabili giorni di speranza attaccata a un filo, se n’è andata, lasciando violentemente increduli tutti coloro che la conoscevano e non potevano fare a meno di amarla.
La generosità di Lucio e Jacopo ha fatto si che la sua vita potesse far rifiorire altre VENTUNO vite, altre speranze attaccate ad altrettanti fili.
Continua a brillare, Serena, anche nelle pagine del tuo blog che saranno sempre con tutti noi.
Per la ricetta insieme a Maffo ho scelto questi:
Clafoutis alla feta, origano e pomodorini
Riporto il testo del blog di Maffo:
In genere lo preparo nelle pirofiline individuali calcolando per persona: 1 uovo intero, 100 ml di panna (se non ho panna, uso latte ma il gusto è meno "pieno"), 1 cucchiaino di fecola.
Per questo clafoutis ne sbriciolo un po' dentro una ciotola e la condisco con olio e origano. Poi taglio dei pomodorini a metà e ne dispongo sei in ogni pirofilina con la metà tagliata sul fondo. Frullo la panna (o il latte) con le uova e la fecola con il minipimer. Distribuisco anche le briciolone di feta nelle pirofiline e poi ci verso sopra la crema di panna e uova lasciando che sporgano le sommità dei mezzi pomodorini.
Inforno nel forno già caldo a 180° per almeno una ventina di minuti, finché la superficie del clafoutis sia dorata. Si mangia tiepido.
Erano buonissimi.
Grazie, grande Maffo.