Dopo aver indossato il tutù, peso cinque albumi (non tuorli) e aggiungo un cucchiaino di aceto bianco, un cucchiaio raso di maizena, qualche goccia di estratto di vaniglia e inizio a montare.
Dopo un po', qualche cucchiaio alla volta, con molta pazienza, aggiungo un po' meno del doppio di zucchero Zefiro e monto fino alla consistenza della colla per piastrelle :D
Mi armo di paurosa sac-à-poche...
e via col libero sfogo alla fantasia!
In forno, luce artistica - quasi tre ore a 90° (ma si è seccata troppo) - e poi lasciata freddare in forno spento

Con la panna (troppo montata)
Con le fragole a cascata
Un sorriso per la stampa:
ed eccomi, mentre "aspettavo la Pavlova"
Eccola! Ma e' bellissima!
RispondiEliminaL'ho appena fatta anche io, e credo che ormai sia il mio dolce preferito...
Secondo me il merito è del tutù!!!!
RispondiEliminaSarà che io adoro le meringhe, la panna, le fragole.... è un dolce da ripetere... magari la prossima volta in versione monodose.
Resta però il fatto che era troppo asciutta e non rispecchiava la vera consistenza che dovrebbe avere la Pavlova (che io peraltro non avevo mai mangiato prima).
Ora non mi rimane che decidere di farla sempre così e quindi dichiarare che la mia versione è quella giusta (tanto intorno a me non la conosce nessuno), oppure riprovare con un'altra versione, magari di Nigella! http://www.nigella.com/recipes/view/chocolate-raspberry-pavlova-200
Ci credi se ti dico che la mia era proprio monoporzione???? Tanto la vedrai presto sul blog. Certo che però pure la versione di Nigella...
RispondiEliminae ci credo sì!
RispondiEliminaho intenzione di ripeterle in quel modo, prima o poi!!!