

Ho tentanto, ma non ho resistito, per la gioia dei colleghi di ufficio che mi pare abbiano gradito.
Tanto il tempo brutto era già in agguato, avevo messo la gonna dopo tanto tempo....
Come al solito ho variato qualcosa, ma non troppo....
Pithiviers - dolce tipico del Bassin Parisien
500 grammi di pasta sfoglia (io ho comprato due dischi pronti, anche se bisognerebbe stenderla a mezzo centimetro di spessore)
200 grammi di farina di mandorle
20 grammi di maizena
175 grammi di burro morbido
175 grammi di zucchero a velo + 50
3 uova + un tuorlo per la doratura
1 cucchiaio da minestra di estratto di vaniglia
2 cucchiai di rhum ambrato (io ho messo il brandy)
Sul piano di lavoro infarinato dividere la pasta in
due e stenderla in due dischi di ½ cm di spessore (fase saltata, tanto
ho preso quella pronta) e metteteli in frigo per 30 min (con quella
pronta non c’è problema, tanto è già fredda di
frigo di suo).
In una insalatiera lavorare il burro morbido a
pomata, incorporare 175 gr. Di zucchero e velo con le fruste, poi le tre
uova intere, una a una, la farina di mandorle, la maizena, la vaniglia
liquida e il rum.
Togliete i dischi dal frigo e mettetene uno sulla
placca del forno rivestita di carta forno. Versatevi la crema di
mandorle fino a 4 cm dal bordo.
Bagnate d’acqua tutto il contorno con il
pennello. Mettete il secondo disco sul primo e fate
aderire bene i bordi premendo tutto il contorno (io l’ho rigirato e
“spizzettato” come da foto).
Mettete in frigo per mezzora.
Preriscaldate intanto il forno a 210°.
Tirate fuori il pithiviers dal frigo.
Fate dei raggi a rosone sulla superficie con la punta di un coltello (magari non come me che ho affondato troppo
J ) e fate un piccolo buco al centro per far uscire il vapore durante la cottura.
Spennellate la superficie di tuorlo d’uovo
allungato con un cucchiaio di acqua e spolverate con il resto dello
zucchero a velo. Infornate per dieci minuti.
Abbassate il forno a 180° e proseguite la cottura altri 25 minuti. Degustare tiepido, con comodo, magari una fetta sola.. è calorico... ma anche due... fermatevi.
che goduria! Lo farei adesso ma ho una sola sfoglia :(
RispondiEliminaPaola, vale veramente la pena!
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RispondiEliminaLa foto rende piu' comprensibile la ricetta, molto bello e da fare, brava.
RispondiEliminaCiao
Angelica